Burro morbido e nutriente | Sicurezza Alimentare | Consulenze Noacco
Quando sento dire “morbido come il burro” mi immagino subito una giovane mamma che abbraccia e sbaciucchia il pancino del suo bimbo.
Tanto il burro, tanto il pancino di un bambino, hanno come caratteristica principale la morbidezza. Ma qual’è il loro segreto?
Il segreto della morbidezza del burro sta nella sua composizione.
A differenza dell’olio, l’altro grasso usato in cucina, il burro a temperatura ambiente non è liquido ma solido.
Questo perché i grassi che lo compongono si sciolgono ad una temperatura leggermente più alta di quella ambientale. Basti pensare che se prendiamo un pezzetto di burro tra le mani, questo, comincerà a squagliarsi.
E’, da sempre la più famosa alternativa all’olio.
Le olive venivano coltivate nelle zone del centro e sud d’Italia; mentre, nelle zone montane e della pianura padana, con la panna che si otteneva dal latte delle mucche ai pascoli si realizzava il burro.
Stiamo parlando, quindi, di un prodotto di origine animale il cui consumo va moderato anche a causa del suo elevato apporto calorico.
Il fatto che derivi da degli animali che si nutrono per lo più di fieno ed erba (meglio se liberi di pascolare felici sui prati) ha un grande vantaggio: è ricco di Caroteni e di vitamina A.
Se ci fate caso, infatti, alcuni burri sono bianchi bianchi mentre altri hanno colorazioni più giallastre: il colore è dato proprio dai Caroteni presenti nelle erbe che le mucche mangiano.
Questi composti si sciolgono molto bene nei grassi e quindi passano prima nel latte e poi nel burro dove noi possiamo trovarli e assumerli.
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